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Storia della Angelus

La Storia della Angelus comincia nel 1891 grazie ai fratelli Stolz, Albert e Gustave, provenienti dalla scuola di Henri Sandoz, patrono della Tavannes.
Le origini modeste dell’azienda vedono i natali a Le Locle, già famosa per essere la culla dell’orologeria elvetica, all’interno di una stanza in via della Palude.
Più avanti, si sposterà in via Giardino col nome di Stolz Fréres S.A.

Gli Albori

Angelus all’inizio della sua storia, era impegnata nell’acquisto di movimenti grezzi che venivano rifiniti e assemblati per poi rivenderli.
Nel 1898, Charles Stolz, il terzo fratello, termina il suo apprendistato, entrando a far parte della società.
Nel 1904, la costante crescita dell’azienda, che contava ormai una quindicina di persone al suo interno, decide che è giunta l’ora di costruire in proprio i movimenti.
Da li a breve Angelus diventerà una manifattura nota per le sue complicazioni come ripetizione a minuti e cronografi di precisione, collezionando premi alle grandi esposizioni internazionali.
Tra i numerosi premi l’esposizione di Liegi del 1905, quella di Milano del 1906 e Berna nel 1914.

La Guerra

La prima Guerra Mondiale non fu d’aiuto allo sviluppo della Maison, ma sopravvisse comunque grazie a strategie aziendali come la produzione di diversi esemplari di ripetizioni per non vedenti donati a invalidi di Guerra, per i quali venne pubblicata una lettera di ringraziamento da parte del Maresciallo Joffré.
Nel 1920 un’altra crisi era in vista, quella degli orologi a ripetizione, soppiantati ormai dal radio, una sostanza luminescente che rendeva ormai obsoleti i complicati orologi per non vedenti.
La produzione quindi cominciò ad orientarsi verso gli orologi da viaggio e varie sveglie da tavolo.

Cronografi

Nel 1925 cominciano a comparire i primi cronografi da polso, con movimenti da 13 e 14 linee ed azionati da un solo pulsante.
Nel 1935 Angelus commercializza cronografi a doppio pulsante, con movimenti da 13 e da 15 linee, e con contatori da 30 e 45 minuti, caratterizzati da un grande numero di varianti di casse e quadranti, che resisteranno fino agli inizi degli anni 50.
Nello stesso anno Charles lascia l’azienda per dirigere la fabbrica di aghi da maglia di Peseux.
Nel 1939 nasce il calibro Angelus 210.
Nel 1941, Angelus festeggia i cinquant’anni di attività, trasferendo l’azienda ed i suoi 90 dipendenti in via Piaget.
La Maison in questi anni viene ceduta ad André, figlio di Albert Stolz, che ne prende il comando.

Nuovi Movimenti

Angelus conosce così una seconda giovinezza, rinnovando le linee produttive e consolidando la posizione leader nella produzione di cronografi e orologi da viaggio complicati.
Negli anni 40 il movimento Angelus SF 240 viene adottato dalle Officine Panerai per il modello Luminor da polso con 8 giorni di carica, in dotazione alla Marina Militare Italiana.

La creazione di nuovi movimenti, da la possibilità ad Angelus di sviluppare un numero di cronografi sempre maggiore, accontentando un pubblico sempre più ampio, fino al 1942 quando viene lanciato sul mercato il nuovo Chronodate, rinominato Chronodato nel 1943, un cronografo da 14 linee chiamato 217, ed era il primo cronografo con calendario completo fabbricato in serie.
Derivato dal calibro 215, era dotato di 19 rubini ed un contatore da 45 minuti.
Il datario periferico con sfera centrale era completato da giorno e mese indicati da due finestrelle a ore 6 e a ore 12.

Il Chrono-Datoluxe

La concorrenza che assembla movimenti esterni, come Rolex, Breitling, Leonidas ecc… dovranno aspettare il 1945 per poter assemblare cronografi con calendario provenienti da Valjoux, Landeron e Venus.
Nel 1945 all’età di 76 anni, muore uno dei fondatori di Angelus: Albert Stolz
Nel 1948 nasce un nuovo movimento chiamato calibro 250 e dotato di contatore a 30 minuti.
Viene incassato in un orologio prodotto in numerose varianti, con 3 diversi diametri di cassa, in oro da 14 o 18 carati, con cassa placcata, impermeabile o con diverso disegni delle anse.
Questo movimento permette anche ad Angelus di lanciare uno dei suoi orologi simbolo: il Chrono-Datoluxe, dotato di cronografo, calendario completo e fasi di Luna (calibro 253).

Arriva Ebauches

Ma gli anni 50 furono comunque particolarmente duri per la storia Angelus.
Angelus soffre della concorrenza a buon mercato, con l’introduzione degli orologi automatici che banalizzavano l’ormai saturo mercato dei cronografi.
Così la Maison deve cedere i diritti di fabbricazione dei suoi movimenti ad Ebauches S.A. che monopolizzava il mercato ma senza mai utilizzare i cronografi Angelus.
Così anche Angelus deve cedere, e comincia a montare anch’essa Ebauches S.A.

Addio Manifattura

Nel 1956 nasce il Datalarm, un orologio da polso automatico con sveglia con un movimento base A. Shild a carica manuale.
Nel 1960 Angelus lancia sul mercato quello che sarà il suo ultimo cronografo.
Si tratta di un modello su base Valjoux 22 dedicato ai medici, elaborato per eliminare i contatori supplementari e con un solo pulsante, ed un quadrante con diverse scale messe in risalto da una lente periferica che magnificava la zona di quadrante da leggere.

Cambio di Proprietà

Ci furono in seguito due tentativi di rinascita:
Nel 1958 viene prodotta una piccola serie di orologi con ripetizione ai quarti chiamato Tinkler, con un movimento su base AS 1580 a carica automatica.
Nel 1976 una collaborazione tra Kélek e Dubois-Dépraz da alla luce una piccola serie di orologi con ripetizione a 5 minuti.

Ma Angelus continuava la sua sopravvivenza grazie agli orologi da viaggio, che non hanno garantito la sopravvivenza alla crisi del quarzo degli anni 70.
Il marchio viene venduto alla Evaco S.A. di Nauchatel che non lo utilizzerà mai.

Nel 2015 un’altra svolta nella Storia della Angelus: il Marchio Angelus verrà acquisito dalla giapponese Citizen per la produzione di orologi di lusso, entrando a far parte della famiglia insieme ad Arnold & Son e La Joux Perret.

www.angelus-watches.com

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