Storia della Rado

Storia della Rado

La storia della Rado è abbastanza recente, nata nel 1957 ad opera di Paul Luthi che assunse il controllo di una società, la Schlup e Co.
La Schlup e Co. Fu fondata nel 1917 da tre fratelli, Fritz, Ernst e Werner Schlup, a Lengnau e visse fino al 1948.
Luthi arrivò alla Schlup e Co. nel 1947 all’età di 28 anni e scalò in fretta i vertici aziendali, grazie anche al fatto che sposò una delle sorelle Schlup.

Nasce la Rado

Prese gradualmente il controllo manageriale della ditta dai primi anni ’50 fino al 1957 quando cambiò il nome in Rado così come lo conosciamo oggi, con un passaggio nel 1954, quando Luthi la chiamò Exacto.
Dovette cambiare presto il nome però perché l’Harman Watch Co. di New York era già detentrice del marchio scelto da Luthi.
I primi orologi Rado erano molto normali, simili a molti in produzione in quegli anni.
Il primo modello ad avere un nome specifico era lo Starliner.
Per i primi cinque anni, dal 1957 al 1962, Rado riscosse un modesto successo in Sud America e nell’Estremo Oriente.

Nasce la linea Horse

Nacque per una passione per i cavalli da parte di Luthi la leggendaria serie “Horse”.
Il Green Horse era il primo nato nel 1958, seguito dai Golden, dai Silver, i Purple.
Questi Rado “Horse” erano certificati per sopportare una pressione di 12 atmosfere o 120 metri di profondità.
Nello stesso periodo nacque anche la serie “Gazelle”, giocando sul simbolismo della gazzella come segno di velocità che in alcune culture è un simbolo di una nuova sfida.
Per le forze armate tedesche fu prodotto il famoso modello “Armed Forces Work” chiamato anche Wehrmachtswerk.
Intorno alla fine degli anni 50, Luthi decide di adottare su tutti i suoi modelli movimenti automatici.

Nasce il Diastar

Tuttavia non era ancora soddisfatto della modernità dei suoi orologi e nel 1962 grazie al suo tecnico progettista Marc Lederrey nacque un prodotto che doveva a tutti i costi essere inscalfibile.
L’orologio che fu presentato fu chiamato DiaStar da Diamante e Stella perché Luthi immaginò che fosse destinato a diventare una stella dell’orologeria mondiale.
Fu utilizzato nella sua costruzione il carburo di tungsteno, un materiale sinterizzato ad altissima pressione che rese l’orologio indistruttibile e durissimo e come volle il creatore indenne da graffi.
Il DiaStar è degno di nota per numerose ragioni.
È diventato il modello più venduto della storia della Rado ed è presente ancora oggi.

Oltreoceano

La Rado si afferma con grande successo in America, e presenta nel 1966 la linea “Manhattan”, un orologio rettangolare che ricorda il design dei grattacieli della famosissima città.
Nel 1967, Rado presenta il Captain Cook, un orologio sportivo tuttofare e subacqueo anche in versione femminile.
Un modello in particolare fu prodotto in tonalità arancione per competere con l’affermatissimo Doxa SUB 300T del 1967.
Nel 1968, Rado entra a far parte del Consorzio ASUAG mantenendo però una certa autonomia come marchio distinto.
Nei primi anni ’70, Rado lancia sul mercato quello che probabilmente sia l’orologio più insolito, il Planning dotato di un anello supplementare rotante contenente un calendario perpetuo.
Nel 1972, Rado introduce il DiaStar 24 ES, basato sul movimento Bulova Accutron.

Arriva La Swatch

Un DiaStar al quarzo, il modello 48, seguì nel 1974. La rivoluzione del quarzo generò una grave crisi nell’orologeria svizzera che non risparmio anche la Rado.
Nel 1983, ASUAG e SSIH si unirono formando il gruppo SMH portando la Rado a far parte del più grande gruppo orologiero del mondo che cambiò nome nel 1998 in Swatch Group.

La Ceramica

Un’altra grande innovazione nella storia della Rado fu nel 1989 quando Rado introdusse sul mercato un orologio costruito con un materiale innovativo almeno come il carburo di tungsteno, la ceramica.
Il Ceramic DiaStar nel 1989 non è stato che il precursore di una linea di grandissimo successo.
Il Ceramic era caratterizzato dalla cassa integrata nel bracciale interamente in ceramica nera lucida, molto sottile assomigliando ad un braccialetto di vetro nero lucido, cosa che gli donava un enorme fascino nel mondo femminile.
Il DiaStar Anatom del 1987 era anatomicamente modellato per adattarsi alla curvatura del polso.
Poi arriva il la Coupole del 1988 con cristallo zaffiro bombato che si estende fino ai due lati.
E ancora il Carpe Diem degli anni ’90 erano prestigiose rivisitazioni del modello originale.

La società oggi è di proprietà dello Swatch Group, ma Rado mantiene la sua sede a Lengnau in Svizzera, dove nacque.

www.rado.com

Carrello
Home
Account
Cart
Search
Torna in alto