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Storia della Enicar

La Storia della Enicar, risale al lontano 1913.
La creazione della Maison, è dovuta ai coniugi Ariste Racine ed Emma Blatt.
Ariste Racine, nasce nel 1889.
Il primo ottobre del 1913, depositò il marchio Enicar, che era null’altro che il proprio cognome letto al contrario.
Questa scelta era dovuta dal fatto che il marchio Racine, apparteneva già a Jules Racine Senior, che depositò il marchio già nel 1890.
La sua azienda nacque così in Rue du Crêt, 24 a la Chaux-de-Fonds.
Lo scopo di Racine è quello di acquistare e assemblare orologi per la rivendita.
Uno dei suoi primi progetti, fu un orologio da polso che integrava un quadrante tradizionale per l’orario e uno supplementare dove inserire una bussola o un porta foto.
La mira era conquistare i corpi militari.

La Prima Guerra

Nel 1915, la Storia della Enicar non si ferma nemmeno con la prima Guerra Mondiale in corso.
Infatti era in grado di esportare comunque i suoi orologi in Germania, Russia e Giappone.

Il bisogno di espandersi, portò l’azienda di Racine ad un nuovo indirizzo, in Rue de Parc, 94 a La Chaux-de-Fonds.
Qui comincia ad utilizzare sostanze luminescenti per la lettura degli orologi, e naturalmente, vista l’epoca, la scelta cadde sul radio.

Nel 1916, arrivò un nuovo trasloco, spostando la Maison presso l’indirizzo di casa della madre a Longeau, una località vicino a Bienne.
Da li a breve, Ariste acquista definitivamente la casa della madre, insieme a terreni adiacenti, chiudendo definitivamente i vecchi indirizzi e concentrando la produzione interamente a Longeau, dal quale prese il nome della fabbrica “Longeau Watch”.

Il 17 maggio del 1918, il fratello di Ariste, Oskar, entra ufficialmente in società.

Espansione

Verso il 1920, torna il problema dello spazio.
Ariste Racine, decide così di aprire una nuova fabbrica, sempre nel contesto di Longeau.
Nella nuova fabbrica si costruiranno anche i movimenti, forniti fino ad ora dalla AS (Adolph Shild).
Il nuovo marchio sarà costituito dalle iniziali A.R dentro un pentagono.

Nel 1927, Enicar comprendeva i marchi Ariste Racine, Savillon, Montres Longeaus, Alprosa e Etsira.
L’11 aprile del 32 la società dei fratello Racine, prenderà il nome di Enicar Société Anonime (Enicar S.A), con un capitale nominale di 50 mila Franchi Svizzeri.

Ariste Racine Junior, figlio di Ariste ed Emma, entra ufficialmente in società nel 1934, diventando direttore generale nel 39.

La Seconda Guerra

Nel 1943 il capitale sociale aveva raggiunto una cifra di 150 mila Franchi Svizzeri.
Ariste Racine e la moglie Emma, escono dall’azienda, lasciando al comando Auriste Jr e la sorella Paulette.

Enicar S.A. nel frattempo, era proprietaria inoltre dei marchi Alprosa, Aquagraph, Bimbo, Caroline, Chromicar, Chrono M, Custom, Dia Jewels, Durit, Aquagraph. Seapearl, Enicoat, Eniflex, Enishock, Eterniflex ,Etsira, J.G., Lady Racine, Longeau. Longeau Watch,Longeaus, Mini-Dive, Ocean Pearl, OPS, Peace, Phileas Fogg, Relevation, Royal Sta, , Rubyrotor, Savillon, Seapearl, Seeland, Septa, Sherpa, Sherpa Dive, Sherpa Divett, Sherpa Durit, Sherpa Guide, Sherpa Star, Sherpa Ultradive, Sherpas, Star Jewels, Steward, Super-Quartz, Super Star, Super Star, Superfest, Supergraph, Supertest, Swisalp, Swisbaby, Swisboy, Swisgirl, Swisjodl, Swiss Baby, Sykos, Teddy, Tour Du Monde, Transonic, Treu wie ein Sherpa, Fidèle comme un Sherpa, Fedele come une Scerpa, Ultrasonic, Ultrasonic Sherpas.

Agli inizi degli anni 50 Enicar poteva vantare la produzione di 70 mila movimenti l’anno, incassati da modelli piacevoli e robusti, dove trovavano spazio anche sveglie da tavolo.

La Rinascita

Nel 1953, la storia della Enicar vede aprire un nuovo laboratorio dalle qualità ultra moderne, dove venivano impiegate tecniche di lavorazione all’avanguardia per l’epoca e che aumentarono considerevolmente la produzione e la vendita.
La fabbricazione dei movimenti, poteva vantare inoltre un sistema di pulizia ad ultrasuoni, che unito ad un bagno chimico a base di epilame, garantiva una migliore resistenza dei lubrificanti, prolungandone la durata nel tempo.
Questo trattamenti portò la fabbrica a evidenziarlo sul quadrante con la scritta Ultrasonic.

L’anno dopo, Enicar, rivede il suo primo certificato di cronometro per il calibro AR1010, presso il Controllo Ufficiale Svizsero della Cronometria (COSC).

Nel 1954 nasce il Seapearl, un orologio impermeabile dalla cassa brevettata e con inciso sul fondello un’ostrica con la perla all’interno.
Nel 1956 viene introdotto sul mercato il primo cronografo a carica automatica, basato su di un movimento Felsa 1560.

Sulla Vetta

In quell’anno Enicar sponsorizza una spedizione di alpinisti sulla’ Himalaya, con alla giuda Albert Eggler.
Al loro polso una versione speciale dell’Enicar Seapearl Ultrasonic, che si comportò in modo eccellente, resistendo a pressione e freddo estremi.
Sulla cima dell’Himalaya arrivarono Fritz Luchsinger e Ernest Reiss.
Ne seguì naturalmente un’importante campagna pubblicitaria.
Da questa avventura, Enicar prese spunto per la nuova linea, prendendo i nomi dalle guide che accompagnavano le spedizione: Sherpa.
Il marchio viene registrato il 6 novembre del 56 scrivendo una nuova pagine nella storia della Enicar.
Ad animare la nuova linea erano movimenti Eta (all’epoca Ebauches S.A) e AS (Adolph Shild), visto che dal 1962, Enicar cesserà la produzione di movimenti.

Scienza

Oltre a orologi e cronografi per corse, gare e regate, nel 1958 Enicar commercializza uno Sherpa Ultrasonic impermeabile fino a 200 metri.
Ad indossare questo orologio, testimonials come Jean Lugeon, a capo di una spedizione scientifica a 80 gradi di latitudine, con temperature artiche e addirittura anche ad un immersione di un paio di ore, in occasione di un ammaraggio di un aereo svedese messo a disposizione per la spedizione.

Nel 1958 Ariste Senior muore, lasciando il figlio alla direzione generale.

Nel 1960, anticipando i tempi, Enicar apre la sua prima boutique monomarca a Johannesburg, in Sudafrica.
I commercianti fecero a gara per accaparrarsi la distribuzione del Marchio.

Nel 1962 Enicar produsse il suo primo calibro a carica automatica: il calibro AR 1125 Rubyrotor, un movimento con 33 rubini di ottima qualità, utilizzati tutt’oggi anche da Chronoswiss.

Il primo orologio a montare un calibro automatico fu l’Enicar Supertest, dotato del calibro 1124 da 30 rubini, accompagnato da un certificato di precisione della Maison stessa, che tollerava uno scarto di + o – 5 secondi sulle 24 ore.

Nel 1961 viene commercializzato il primo orologio dotato di un calibro elettromeccanico.

Nel 1963 una nuova trovata pubblicitaria trovò spazio sulla punta di uno sci, dove vi rimase per una settimana di gare.
Nonostante il gelo e gli urti, l’orologio ne venne fuori perfettamente funzionante.

Nel 1969, anche Enicar fu penalizzata dall’arrivo dei giapponesi.
Venne fuori così un Enicar equipaggiato dal movimento al quarzo Beta 21.

www.enicar.com

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