Tourbillon

Tourbillon

La parola “tourbillon” o “turbillon“, deriva dal francese e descrive un movimento rotatorio, un vortice, un turbinio.
Questo nome in orologeria rappresenta una delle più geniali nonché ricercate complicazioni di tutti i tempi, ancora oggi, più che mai, desiderata dai collezionisti.

La Storia e Funzionamento

La sua invenzione risale al 1801, anno in cui Abraham Luois Breguet brevettò questa suo dispositivo per ovviare ai problemi della compensazione.
Infatti questo, racchiude in una gabbia, l’intero organo regolatore contenente bilanciere (D), spirale, ancora e ruota dei secondi.
Facendo girare il tutto su se stesso, può così compensare gli scarti dovuti alle diverse posizioni dell’orologio, le quali risentono della gravità alterando la regolarità di marcia.
La gabbia, normalmente compie un giro di 360 gradi ad ogni minuto, cambiando di continuo posizione allo scappamento, annullando così gli effetti della gravità.
Esistono anche tourbillon che compiono un giro in due minuti o anche più tempo.

La Tecnica

La gabbia, è composta normalmente da 2 parti: una superiore ed una inferiore, collegate da tre colonne.
Tutto il dispositivo bilanciere e spirale dello scappamento è contenuto nella suddetta gabbia (A).
Questa si trova imperniata al centro tramite il perno (B), e le permette appunto di ruotare su se stessa.
La gabbia infine, è separata dalla ruota dei secondi (C).

Generalmente, nelle gabbie che completano un giro in un minuto, il perno centrale è abbinato alla lancetta dei secondi.
Un anello interno dentato (E), è agganciato al perno della ruota dei secondi (F), consentendo la rotazione della gabbia di 360 gradi in un minuto.
Mentre il bilanciere (D) compie la sua oscillazione la gabbia rimane immobile.

Al ritorno del bilanciere la gabbia viene “liberata” dallo scappamento ed essendo sotto l’effetto della forza motrice forza motrice, compie un passo in avanti per essere riboccata dallo scappamento.
Questo si ripete per 60 volte in un minuto.

La forza motrice che fa avanzare la gabbia, viene dalla ruota (G) collegata direttamente al bariletto.
Tra le diverse tipologie di tourbillon, possiamo trovare, come illustrato nelle immagini qui a fianco, gabbie inclinate, che aumentano le posizioni dello scappamento, aumentando ulteriormente la cronometria.
Altro caso invece è il tourbillon “volante”, privo del ponte superiore a favore di un minore ingombro.

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