Charles A. Lindbergh

Charles A. Lindbergh: GLI OROLOGI TRA LE NUVOLE

La nascita di un nuovo orologio da polso: “l’angolo orario”

L’impresa

Charles Lindbergh, colui che segnò oltre all’eccezionalità della trasvolata, un momento storico anche per l’orologeria, dando inizio ad una serie di orologi ideati per i piloti.
La durata del volo dall’America alla francia fu registrata da John P.V. Heinmuller, nella sua funzione di cronometrista ufficiale della National Aereonautic Association.
E fu proprio Heinmuller a comunicare ad un corrispondente americano all’aeroporto di Le Bourget il tempo dell’impresa.
A bordo Lindbergh aveva solamente una bussola e pochi altri strumenti.
Solo in seguito la sua amicizia con Heinmuller, che era il presidente della Longines Wittnauer Co. e agente generale della Casa di St. Imier per gli Stati Uniti, diede inizio ad una collaborazione dalla quale sarebbe nato l’Angolo orario, un orologio da polso che avrebbe facilitato tutti i calcoli durante i voli.

Strumenti professionali

Erano passati meno di vent’anni da quando Albert Santos Dumont aveva chiesto al suo amico Cartier un orologio facile da consultare senza tirarlo fuori dal taschino.
In seguito la Longines mise a punto anche altri strumenti di orientamento per la navigazione aerea.
Tra questi troviamo il Siderografo per individuare l’angolo orario U.T. (universal time) con una semplice rotazione o addizione.

Su quadrante e lunetta preziose indicazioni astronomiche.

La conversione dell’ora in gradi e minuti d’arco era però complicata e Charles A. Lindbergh si prefisse di semplificarla.
Disegnò infatti un quadrante con cifre e indici tradizionali, sotto alle ore divise, per gruppi di 15, i 180° d’arco ottenendo così i fusi orari in gradi.
La lunetta girevole fu divisa in 15 per rappresentare il fuso orario.
Mettendola in posizione, in funzione delle variazioni determinate dalla tabella d’equazione del tempo (E.T.) delle effemeridi, si poteva leggere il tempo in gradi e minuti d’arco.
Il disco interno del quadrante, che era mobile, permetteva inoltre la sincronizzazione con il secondo centrale, indicando istantaneamente i minuti d’arco.

Detto così può apparire di difficile comprensione, ma in pratica risulta abbastanza facile regolare l’orologio in tempo civile (GMT) e mettere in posizione la lunetta secondo il temp reale (E.T.).
Facendo il punto con il sestante basta leggere sull’orologio i gradi e i minuti d’arco, semplificando molto i calcoli della longitudine.

Nasce l’orologio

Realizzato sugli appunti di Charles Lindbergh, l’angolo orario consente la lettura simultanea dell’ora, dei minuti, dei secondi e dell’angolo orario espresso in gradi e minuti d’arco.
Inoltre tiene conto dell’equazione del tempo, vale a dire la differenza tra il tempo medio e il tempo solare, variabile a seconda dei giorni.
Il calibro impiegato fu prima il Longines 18.69N e in seguito il Longines 37.9N, entrambidi grande affidabilità.
Nel gennaio del 1931 Charles Lindbergh, riferendosi all’equazione del tempo, si dichiarò molto soddisfatto dell’orologio; era sicuro che si sarebbero guadagnati secondi preziosi nel rilevamento della posizione.
Nel luglio dello stesso anno scoprì che sotto il profilo della precisione cronometrica, c’era una differenza di tre secondi al giorno, ma dovendo partire poco dopo, scriveva che non era necessario provvedere ad alcun aggiustamento.

Il debutto in commercio

Il 1932 si vedrà l’orologio entrare in commercio.
Il diametro della cassa del modello originale era di 48 mm.
Negli anni 40 fu prodotto poi con dimensioni ridotte a 34 mm.
Il 21 maggio dell’87 in occasione del sessantesimo anniversario della trasvolata atlantica, la Longines presentò proprio a Le Bourget una riedizione del celebre modello ridotta a 4/5 dell’originale.
Langolo Orario moderno è stato dotato del movimento automatico a due bariletti, Longines cal. L990.
La corona ha 3 posizioni e consente, oltre all’eventuale carica manuale di far girare il disco interno nei due sensi e di regolare l’ora arrestando i secondi.
A ore 4 si trova il pulsante che fa scattare la cerniera del fondello della cassa per far ammirare il movimento protetto dal vetro.

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