Heinrich Moser

Heinrich Moser

La frase “Impara l’arte e sfruttala fino in fondo”, sembra sia uscita dalla mente dell’orologiaio Heinrich Moser.
Nato a Sciaffusa il 12 dicembre del 1805, finisce il suo apprendistato nel 1827, anno in cui parte per San Pietroburgo appena ventiduenne.
Deve la sua formazione e l’apprendimento del mestiere alle scuole giurassiche ed alla famiglia di orologiai comunali, come il  padre (Erhard Moser, 1760-1829 ) ed il nonno (Johannes Moser, 1730-1820), continuando la sua formazione dopo il 1824 presso diversi atelier a Le Locle.
La Svizzera, oltre alla produzione di stoffe, aveva sviluppato un’ importante industria orologiera destinata al mercato internazionale.
Moser, non perdette l’occasione di esportare le sue capacità  artistiche, e dopo aver lavorato come commerciante di parti di ricambio, nel novembre del 1827 si sposta a San Pietroburgo, dove nel 1828 fonda la H. Moser & Co.
Ma no fu il il solo a pensarlo. Infatti nel’ Ottocento, fra San Pietroburgo e Mosca, c’ erano circa altri tredici Elvetici e anche diversi scandinavi e tedeschi che fabbricavano orologi.
Ma la meritocrazia fece il suo corso, dando la possibilità  a Moser di procedere nella sua strada.
Nel 1878, la voce di un console Svizzero citava: «Certo gli orologiai svizzeri impiegano dei compatrioti, soprattutto ginevrini, ma questi sono occupati a formare dei russi per rendere il paese indipendente dal’ estero.
Quale risultato avranno non si sa ancora, ma è sicuro che gli impiegati russi sono abili, ma poco affidabili».

Nasce La Fortuna

Forse è stata proprio questa la ragione che ha permesso a Moser di far fortuna.
Infatti i suoi collaboratori non furono mai russi con formazione svizzera, ma orologiai svizzeri.
Il primo passo fu l’apertura di un bel negozio sulla via principale di S. Pietroburgo, la “Prospettiva Nevskij” in cui vendeva orologi a marchio Svizzero.
I suoi orologi assicuravano una qualità  superiore, passando per le sue mani o da quelle di uno specialista, ogni singolo orologio, prima di lasciare la fabbrica.
Poi costruì un atelier di assemblaggio, dove i componenti svizzeri impedivano l’ aumento della produzione Russa.
Al fine di mantenere la qualità a livelli superiori, nel 1829 fonda una filiale a Le Locle, presso Neuchâtel, che produceva orologi esclusivamente per la sua attività  in Europa ed in Russia.
L’edificio che fu sede della sua fabbrica è ancora esistente.
La mossa si dimostrò vincente. Mentre i concorrenti combattevano con problemi tecnici, lui offriva movimenti di qualità  svizzera, con casse di diversa fattura; dal modello lussuoso al più discreto.
Una squadra di orologiai specializzati passava ogni settimana presso le banche o da privati a caricare gli orologi a pendolo.

Gli Orologi

La gamma di orologi Moser contava fino a 70 movimenti diversi, oltre che a fornire anche calibri acquistati dalle varie Maison quali Urban Jurgensen o Jaeger-LeCoultre, di cui si ha documentazione a partire dal 1860, procurandosi 64 calibri diversi per 24 complicazioni.
L’eccezionale qualità  ha portato a Moser clienti come la Casa Reale Russa e varie forze armate.
In pochi anni ha cominciato a vendere orologi in Giappone, Cina e Persia, come in occidente, Parigi, Londra, New York.
Il suo business ha continuato a prosperare anche in tempi di crisi, ma diventato ricco, decise di tornare a vivere a Sciaffusa con la sua famiglia alla fine del 1848, dove continuava a fabbricare orologi e il suo magnifico maniero Charlottenfels per la sua famiglia.

Non Solo Orologi

Nel 1851, completa la costruzione di un canale sul Reno, che fornisce l’ acqua per azionare una turbina che genera 80 CV. Questo da seguito ad una collaborazione con altre personalità  di Sciaffusa con l’istituzione della “Schweizerische Waggonfabrik bei Schaffhausen (Swiss Wagonworks a Schaffhausen) e, nello stesso anno, l’istituzione della ” Schweizerische Industriegesellschaft (SIG) Neuhausen (Swiss Industrial Company Neuhausen).
Nel 1853, Moser è stato anche cofondatore della linea ferroviaria Sciaffusa-Winterthur.

Nell’ inverno del 1863/64 ha avviato la costruzione della diga più grande della Svizzera sul Reno, con l’obbiettivo di erogare energia a basso costo alle industrie vicine.
Questa costruzione ha dato il via all’era industrializzata di Sciaffusa.

La Scomparsa

Alla sua morte, nel’ ottobre del 1874, era plurimilionario.
La sua seconda moglie Fanny, in conformità  con le sue ultime volontà , ha ereditato tutti i suoi interessi commerciali.
Questo ha fatto di lei, una delle più ricche donne della Svizzera, nonostante lei non volesse assumersi tutte le responsabilità  di quello che era diventato un impero dell’orologeria.
L’ industria russa passa così al sig. Winterhalter nel 1877, mentre la Casa di orologi di Le Locle è passata a Paul Girard.
E’ stato stipulato che tutte le nuove società  continueranno ad operare a tempo indeterminato con i marchi H. Moser & Cie o Henrich Moser & Co.

Moser resta onnipresente ancora oggi a Sciaffusa, dove la sua casa natale è ancora esistente come il maniero Charlottenfels.
La moderna centrale elettrica è ancora operativa sul Reno e gran parte delle sue imprese sono ancora funzionanti.
Un busto in bronzo è stato eretto nel parco di Mosergarten che viene utilizzato come sede di eventi e la residenza Charlottenfels, è aperta al pubblico.

 

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