AUDEMARS PIGUET STARWEELS CODE 11.59

Il nuovo Audemars Piguet Starweels 11.59 è un orologio che vede le sue origini addirittura nel 1656 grazie ai Fratelli Campani.
I due orologiai, crearono un orologio notturno per il Papa Alessandro VII.
E questa reinterpretazione moderna, ridà vita alle “ore erranti” che da 300 anni ha visto susseguirsi diverse Maison in interpretazioni personali, tra cui (tra gli ultimi) Urwerk, Moser, Breguet, ecc…
La tradizionale manifattura di Le Brassus, chiude in bellezza l’anno 2022 di Audemars Piguet.

TRADIZIONE

Correva l’anno 1991, quando il primo Audemars Piguet Starweels dell’era moderna, fece la sua comparsa.
Si trattava di una referenza 25720, quando il rinascimento dell’era meccanica, cominciava a dare i suoi primi segni.
La sua particolarità, difficile da non notare, risiede appunto nella particolare indicazione oraria, inventata appunto, nel XVII secolo.
Oggi, a dicembre 2022, la terza generazione di Starweels si presenta al pubblico, e come Audemars Piguet ci ha abituati, è un trionfo.

MODERNO

Per il rilancio del nuovo Audemars Piguet Starweels, si è scelta una cassa di recente concezione.
Si tratta infatti della linea Code 11:59 lanciata nel 2019.
Per il lancio si è optato per l’oro bianco abbinato alla ceramica nera, per un diametro di 41 mm ed uno spessore di 10,7.
L’abbinamento tra oro bianco e ceramica, contribuisce ad un gioco di luci che ben si sposa con la purezza degli astri che qui son rappresentati dall’affissione “satellitare”.
Ad intensificare l’effetto, ci pensa un’avventurina luccicante che fa da sfondo alle indicazioni.

TECNICO

I tre dischi, che ruotano sia sul proprio asse che sull’asse centrale, sono in alluminio con trattamento PVD e successivamente trattati con una finitura sabbiata opalina.
Di seguito, sono stati stampati i numeri bianchi.
Così anche l’arco di 120 gradi che sostiene l’indicazione dei minuti, ha ricevuto lo stesso trattamento.
Il risultato, è uno sfondo nero profondo privo di riflessi, con numeri bianchi dall’ottima visibilità.
Il vetro a doppia curvatura, esalta oltre modo la profondità, conferendo una perfetta visibilità dell’insieme.
Anche il fondello ha ricevuto la stessa protezione, lasciando a vista il calibro Audemars Piguet 4310 di manifattura.
Si nota inoltre la massa oscillante in oro rosa a 22 carati semi scheletrata e personalizzata.

MECCANICA

Il Calibro Audemars Piguet 4310 ha una frequenza di oscillazione di 28.800 a/h (4 Hz) e gode di un’autonomia di 70 ore.
La lancetta in oro bianco centrale, sovrasta i 3 dischi che compiono una rotazione completa ogni 3 ore.
Sotto a questi, si nota inoltre una piccola porzione di movimento a vista anche dal lato quadrante.
I rubini sono complessivamente 32 per un totale di 261 componenti.

CONCLUSIONI

L’Audemars Piguet Starweels Code 11.59 è l’ultima reinterpretazione di una complicazione tanto inutile quanto affascinante.
E se in tanti l’hanno proposta e continuano a proporla, vuol dire che piace, e non poco.
Audemars Piguet è una delle Case che meglio si addice a questo genere di affissione, avendone fatta ormai una tradizione propria.
E ancora, qualità, bellezza, eleganza, non mancano di nessuna sfumatura.

È assicurato al polso da un cinturino in pelle rivestito in gomma e da una comoda fibbia ad ardiglione con il nome della Maison per esteso.
L’impermeabilità, è assicurata fino ad una profondità di 30 metri.
Il prezzo al pubblico è di 57.900 Euro.

www.audemarspiguet.com

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