Tag Heuer Calibro 1969

Tag Heuer, dopo il Calibro 1887, lancia sul mercato il nuovo movimento cronografico automatico Tag Heuer Calibro 1969.
A dimostrazione di quanto sia impegnata la Maison ad offrire una grande varietà di virtù tecniche, non si ferma davanti alle critiche lanciate nel 2009 alla presentazione del precedente calibro basato su di un progetto Seiko, a fronte di una dichiarazione che faceva del 1887, un calibro di Casa Heuer.

Da canto suo il Cal. 1887 aveva alle spalle una soluzione geniale, dando la possibilità a TAG Heuer di staccarsi da Eta-Valjoux con un calibro fabbricato in Casa, per altro validissimo.
Lo sviluppo del Cal. 1887 ha richiesto ben 5 anni di sviluppo e 20 milioni d’investimento… questo sottolinea comunque la volontà di offrire un prodotto assolutamente valido…
Ma nulla. Il pubblico storce il naso…

E allora avanti! Tag Heuer prosegue a testa bassa ecco spuntare un calibro progettato, sviluppato e assemblato in Casa.
Si tratta di un cronografo a carica automatica ad innesto verticale e ruota a colonne.
Con uno spessore di soli 6,5 mm. contro gli oltre 7mm. del 1887, si presenta già con linee più sottili ed eleganti.
La sua configurazione prevede una disposizione dei contatori 3-6-9 (12-9-6 per il 1887), scelta intelligente per differenziarsi dal Tag Heuer 1887 e prevedibilmente utile ad animare il prossimo Carrera in onore della vecchia ref. 2447.

Un movimento nuovo

La riserva di carica del Cal. 1969 è di ben 70 ore, che lo pone tra i migliori calibri con rapporto spessore/carica.
La sua frequenza è di 28.800 a/h grazie ad un bilanciere Atokalpa (di provenienza Svizzera) e un antiurto Kif.

Anche le finiture sono notevoli: Côte de Genève, ponti dell’automatico e dei minuti con angoli smussati e lucidati, massa oscillante con trattamento al tungsteno…
I ponti e le platine sono fabbricati nel nuovo stabilimento di Chevenez.

In conclusione, bisogna fare dei paragoni…
Il nuovo calibro TAG Heuer 1969, grazie alle sue doti tecniche ed estetiche, fa un salto in avanti, affiancandosi ai nuovi calibri di Omega 9300, Rolex 4130, Cartier e Breitling B01, dando di fatto della distanza a Tudor, Longines che non brillano allo stesso modo….

Naturalmente è bene chiarire che il 1969 non andrà a sostituire il 1887, ma semplicemente andrà ad animare cronografi di maggior pregio e dal prezzo più alto, affiancando quelli animati dal 1887.

Ad oggi, la produzione di calibri 1887 è di 130 mila unità.
Oggi, nello stabilimento di Chevenez, viene affiancata anche la produzione del 1969, che raddoppia sostanzialmente la produzione di cronografi in Casa Heuer.
Entro il 2016 TAG Heuer ha l’obiettivo di arrivare a produrre 100 mila cronografi in-house (!!!).

E non è finita!
TAG Heuer infatti ha assorbito 2 aziende per la produzione di quadranti (la Artecad) e una di casse (la Cortech), facendo un ulteriore passo verso la completa indipendenza da fornitori esterni, così da poter avere sott’occhio i controlli di qualità.

Rimaniamo in attesa di vedere la prossima produzione!
Tag Heuer ci riserva grandi cose per il futuro….

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