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Le Coultre Memovox cal. JLC 814

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Il Memovox di Jaeger-LeCoultre, è stato introdotto per la prima volta nel 1949 ed era animato dal calibro JLC 489 e seguito dal modello a carica automatica nel 1956 con calibro JLC 815 a martelletto.
La cassa, ha un diametro di 34 mm. ed è placcata oro 10 carati che riporta l’orologio al mercato americano.
Infatti, nel 1936, a tutela del mercato interno, il Presidente Eisenhower aumenta del 50% i dazi doganali per i movimenti di qualità con oltre i 17 rubini importati in America.
Per evitare dazi doganali, la Jaeger-LeCoultre assemblava e regolava i movimenti direttamente negli USA con il marchio Le Coultre.
Inoltre, le differenze che si potevano scorgere rispetto ai modelli svizzeri, stavano nella caratura dell’oro (14 o 10 carati per gli americani), il numero dei rubini, le regolazioni isocrone ( “unadjusted” per gli americani), e le casse che in alcuni casi potevano essere state costruite direttamente in america.
Facendo calare il prezzo e il valore dell’orologio, si riusciva a evitare le tasse.
Come distributore del marchio, la Jaeger Le Coultre scelse Longines-Wittnauer, che aveva già la sua rete già radicata e funzionante.
Nel 55 i dazi aumentano ulteriormente, introducendoli anche sui movimenti grezzi, facendo calare le importazioni del 20% ed un ulteriore 14% nel ’56.
Solo negli anni 60 verranno annullate queste tasse, grazie a nuovi accordi commerciali.
L’esemplare qui fotografato, del 1955 circa, è equipaggiato con un calibro JLC 814 (1953/1958), direttamente derivato dal 489 originale con 17 rubini e 18.000 a/h.

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Il Le Coultre Memovox, è stato introdotto per la prima volta nel 1949.
Era animato dal calibro JLC 489 e in seguito fu sostituito dal modello a carica automatica.
Così nel 1956 adottò il calibro JLC 815 con ricarica a martelletto.
La cassa, ha un diametro di 34 mm. ed è placcata oro 10 carati che riporta l’orologio al mercato americano.
Infatti, nel 1936, a tutela del mercato interno, il Presidente Eisenhower aumenta del 50% i dazi doganali per i movimenti di qualità con oltre i 17 rubini importati in America.

Per evitare dazi doganali, la Jaeger-LeCoultre assemblava e regolava i movimenti direttamente negli USA con il marchio Le Coultre.
Inoltre, le differenze che si potevano scorgere rispetto ai modelli svizzeri, stavano nella caratura dell’oro (14 o 10 carati per gli americani), il numero dei rubini, le regolazioni isocrone ( “unadjusted” per gli americani), e le casse che in alcuni casi potevano essere state costruite direttamente in America.
Facendo calare il prezzo e il valore dell’orologio, si riusciva a evitare le tasse.

Come distributore del marchio, la Jaeger Le Coultre scelse Longines-Wittnauer, che aveva già la sua rete già radicata e funzionante.
Nel 55 i dazi aumentano ulteriormente, introducendoli anche sui movimenti grezzi, facendo calare le importazioni del 20% ed un ulteriore 14% nel ’56.
Solo negli anni 60 verranno annullate queste tasse, grazie a nuovi accordi commerciali.

Questo Le Coultre Memovox, del 1955 circa, è equipaggiato con un calibro JLC 814 (1953/1958) con carica a martelletto.
È a sua volta derivato direttamente dal cal. 489 originale con 17 rubini e 18.000 a/h.




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